(fotografato a Prato di Campoli - Lazio)
Gymnopilus spectabilis (Wein.: Fr.) A.H. Smith
Velenoso

Cortinariaceae.Cappello dapprima emisferico poi convesso, infine espanso, a volte con un leggero umbone, carnoso, liscio, di colore giallo-oro, giallo-arancio, cuticola coperta da fibrille o squamule di color marrone; margine spesso, a lungo involuto, normalmente appendicolato per i resti dell'anello. Lamelle assai fitte, smarginate, adnate e decorrenti per un dentino, larghe, giallo oro-crema o giallo-marrone-rosso, color bruno-ruggine in vecchiaia e aventi filo intero; sporata color ruggine. Gambo massiccio, cilindrico, radicante, fusiforme, ingrossato al centro, pieno all'inizio, cavo a maturazione, fibroso, color crema-zolfo, sopra l'anello è ricoperto da una pruina biancastra, al di sotto da fibrille e da squamule. Provvisto di anello ampio, membranoso, che lascia frequentemente lembi all'orlo del cappello, giallastro, giallo-bruno, color ruggine in tarda età per il colore della sporulazione. Carne soda, compatta, fibroso-gommosa, giallo-zolfo, giallo-aranciato, scurente al tocco; odore leggero, acidulo, gradevole e sapore amaro.
Può contenere, in quantità variabile, sostanze allucinogene. Per tale motivo in Italia il consumo di questa specie è vietato, al pari delle specie dei generi Stropharia e Psilocybe. Secondo recenti studi, G. spectabilis sembra contenere tracce di Psilocybina ed altre sostanze psicotrope, quali oligoisporenoidi neurotossici, acidi grassi citotossici ed altro. Inoltre il forte sapore amaro lo rende comunque inadatto al consumo.
Cresce cespitoso prevalentemente su legname marcescente.

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