(fotografata sul Monte Gennaro- Monti Lucretili- Lazio)
Auricularia auricula-judae (Bull.) J. Scröt.

Commestibile (anche crudo, usato dalla cucina cinese sotto la denominazione di "fungo nero" se consumato troppo di frequente e in quantità eccessive può far insorgere la Sindrome di Szechwan)

Auriculariaceae. Carpoforo dalla carne morbida da giovane e coriacea in vecchiaia, gelatinosa ed elastica, alla frattura è lucida e leggermente più scura della superficie esterna, non ha odore e sapore particolare se non un vago accenno al dolciastro.
Cresce in gruppi di numerosi esemplari su legno marcescente di latifoglie, con una marcata predilezione per il Sambuco, ma può comportarsi anche da parassita su piante viventi. Fruttifica in condizioni di elevata umidità già dall’inizio di settembre e si trova ancora durante tutto l’inverno.

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